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Scienza c\ saggezza popolare 0 - 2



ANNI SETTANTA
Nel mondo accademico e nell’opinione pubblica prese piede la convinzione che la Terra, a causa dell’inquinamento, stesse correndo incontro a un’imminente nuova glaciazione. Il consenso attorno all’ipotesi di un futuro gelido fu così ampio che nel 1974 persino il Time pubblicò un dettagliato articolo dal titolo “Another Ice Age? (Un’altra era glaciale)” nel quale si dava grande risalto al rischio di una nuova—appunto—Era Glaciale. In quegli anni gli studiosi additarono come maggiore imputato del crollo delle temperature le emissioni di alcuni agenti inquinanti e soprattutto del pulviscolo prodotto dalle industrie. L’idea di un Pianeta più freddo spaventò molto il mondo politico e l’opinione pubblica: si temeva in particolare che l’avanzata del gelo potesse portare a un crollo della produzione sovietica di grano, spingendo il Mondo sull’orlo di un conflitto nucleare. Sono passati quaranta anni.

ANNI OTTANTA
La scienza archivia, silenziosamente, la glaciazione imminente su cui hanno parlato con molta enfasi e preoccupazione anche importanti Capi di Stato, oltre agli scienziati, lasciando la popolazione nel terrore. Oggi la conseguenza dell’inquinamento, come la moda, è cambiata. Esso infatti ha provocato il buco dell’ozono e nei prossimi anni avremo un sensibile aumento delle temperature che brucerà i raccolti, ridurrà le riserve idriche, non pioverà più (?), scioglierà i ghiacciai che allagheranno buona parte della nostra Penisola con tanti morti e case distrutte. E succede che quando piove ininterrottamente per due settimane di seguito il problema va in standby, se non piove per due settimane il problema si dice che è colpa dell’inquinamento. Il nostro destino, alla luce delle teorie scientifiche più innovative, è la desertificazione della terra con tutte le conseguenze nelle popolazioni in fuga. 

Sicuramente qualcosa succederà a causa dell'inquinamento, ma sembra che i vati dell'ecologia la tirino un po' a caso da cinquanta anni a questa parte; e questo ci dovrebbe far pensare alla loro reale capacità e effettiva credibilità.

Ora di seguito vi leggo un racconto di Don Camillo di Guareschi, più o meno sull’argomento, grazie al quale mi verrebbe da dire, forse con un po’ di supponenza: Scienza contro saggezza popolare (illuminata dalla Fede) 0 – 2.


«È gente che avrebbe bisogno di una lezione» disse don Camillo. «Mandategli un ciclone che butti all'aria ogni cosa. È diventato un mondo maledetto pieno di odio, di ignoranza e di cattiveria. Un diluvio universale ci vuole. Creperemo tutti, e così si farà il conto finale e ognuno si presenterà davanti al tribunale divino e riceverà il castigo o il premio che merita!» Il Cristo sorrise. «Don Camillo, per arrivare a questo non occorre un diluvio universale. Ognuno è destinato a morire quando è il suo turno e a presentarsi davanti al tribunale divino per avere il premio o la punizione. Non è la stessa cosa anche senza cataclismi?». «Anche questo è vero» riconobbe don Camillo tornato calmo. Poi, siccome, in fondo, gli dispiaceva un po' di rinunciare in pieno all'idea del diluvio, cercò di salvare il salvabile. «Se almeno poteste far piovere un po'. La campagna è secca, i bacini delle centrali sono vuoti.». «Pioverà, pioverà, don Camillo» lo rassicurò il Cristo «È sempre piovuto da che mondo è mondo. La macchina è combinata in modo tale che a un bel momento deve piovere. O sei del parere che l'Eterno abbia sbagliato nell'organizzare le cose dell'universo?» Don Camillo si inchinò. «Sta bene» disse sospirando. «Capisco perfettamente quando sia giusto quello che Voi dite. Però che un povero prete di campagna non possa neanche permettersi di chiedere al suo Dio di far venir giù due catinelle d'acqua, perdonate, ma è sconfortante.» (don Camillo e la pioggia - Guareschi Giovannino).

Il Pio



3 commenti:

  1. Beh che c'è un effettivo riscaldamento globale questo è vero. Si tratta di "normali" cicli solari. La ns. stella, che ci assicura energia per la ns. vita "fisica", in alcuni secoli scalda di più. Arrivata ad un picco massimo, effettua un lieve raffreddamento. Arrivata ad un picco minimo inizia un nuovo ciclo. Il picco massimo è previsto intorno al 2200. Ciò vuol dire che l'inquinamento antropico ha poco a che vedere (l'1%) con il riscaldamento globale. E questo influenza anche l'aumento della vita, soprattutto sugli Oceani e l'aumento di CO². Questo Carlo Rubbia ( non io che non sono uno scienziato) lo ha tentato di spiegare al Parlamento Italiano. Ma questo è noto perché anche il divulgatore Piero Angela, su una serie di documentari ("Viaggio nel Cosmo"), lo disse al pubblico italiano negli anni '90. in questo decennio invece non ne ha mai accennatto. E me ne domando il motivo Quindi se ci dicono che la sola causa del Risc. Glob. è l'inquinamento antropico è pura bugia. È vero che bisogna rispettare il Creato (che esige l'esistenza di un Creatore). Ma lo si può fare anche con e per amore e rispetto di ns. Signore. Così cambierebbe in meglio il Creato ma soprattutto il ns. cuore. Non credi?

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