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Don Bosco / 6



«Il peccato è uno stuolo che ci fa venire più presto la morte addosso» (MB XII,133)

«Il Signore ci ha messi in questo mondo per gli altri» (MB VII,30)

«La sola frequenza ai sacramenti non è inizio di bontà» (MB XI,578)

«Le piccole croci della terra sopportate formeranno nuove corone di gloria in cielo» (MB IX,333)

«Non merita misericordia chi abusa della misericordia del Signore per offenderlo» (MB VI,442)

«Da tutte parti si vedono effetti straordinari prodotti da questa confidenza in Maria Ausiliatrice». (MB XIII,804)

D.Bosco ricambiava santamente i benefizi, aiutando i suoi benefattori ricchi a sormontare il tremendo ostacolo (delle ricchezze) (XVIII,303).

«Ogni veleno è meno fatale alla gioventù dei libri cattivi» (MB VII,292)

«Sedere, conversare, scherzare, ricrearsi, ecc. in modo che il nostro contegno rispecchi la bella virtù» (MB IX,710)

«Sovente noi l’udimmo lodare i lavori manuali come mezzo per conservare la sanità e la moralità» (MB I,358)

«Il superbo è odioso agli occhi di Dio e dispregevole dinanzi agli uomini» (MB IV,750)

«Due cose vi sono che non si combattono e non si vincono mai troppo: la nostra carne o gli umani rispetti» (MB VII,292)

«Le giaculatorie raccolgono in breve l’orazione vocale a la mentale» (MB IX,997)

«Suo motto: fare, patire, tacere» (MB XVIII,486)

«Dappertutto avrete pane, lavoro e paradiso» (MB XII,600)

«Le cose fanno gli uomini, non gli uomini le cose» (MB XIII,93)

«Compatito per le sue svariate occupazioni e preoccupazioni, rispondeva: non vi è cosa che più mi piaccia di questa» (MB IV,213)

«Le pillole più amare sono le migliori per la sanità» (MB VIII,448)


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«Ci condannano per il nostro attaccamento alla fede».

  Di seguito vi metto un po’ di brevi stralci dagli scritti di Georges Bernanos (Parigi, 20 febbraio 1888 – Neuilly-sur-Seine, 5 luglio 1948...