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Pier Giorgio - La bacheca



«Ricordo Pier Giorgio per essermi trovato casualmente accanto a lui nel 1922, in una questione con altri studenti. S’era sul finire del carnevale e il circolo aveva pubblicato nella sua bacheca un avviso agli studenti del Politecnico, di raccogliersi tutti in una chiesa per un’ora di adorazione. Quel manifesto strideva fra altri dai mille colori, invitanti ai thè, veglioni, danze. A molti parve vedervi una provocazione. E decisero di stracciarlo. Ricordo Pier Giorgio ritto davanti alla bacheca con un bastone nelle mani, pronto alle difese; e attorno una folla urlante di cento studenti. Insulti, minacce, percosse non valevano a smuoverlo. Il numero però ebbe il sopravvento. La bacheca andò infranta e l’avviso bruciato. Pier Giorgio non disse parola ma il bastone roteò minaccioso nell’aria. Poi con calma raccolse quello che restava della bacheca, e in silenzio si avviò all’uscita del Politecnico»

(A. Cojazzi, Pier Giorgio Frassati. Testimonianze, SEI, Torino 1977, pp. 120-121)

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