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Sedicente



Sedicente, secondo il vocabolario Treccani, significa principalmente «che dice sé stesso», ma anche «che dice di essere, che si spaccia per qualcuno, che si attribuisce cioè titoli, generalità, qualifiche, qualità che non sono o che si sospettano non essere rispondenti a quelle reali». Nel 1978 facevo il 4^ ginnasio, e all’indomani del brutale omicidio di Aldo Moro, notissimo uomo politico di quel periodo, eseguito dalle Brigate Rosse dopo averlo tenuto molti giorni in prigionia in un appartamento romano (il fatto colpì moltissimo tutti gli italiani), la professoressa (di sinistra) ci fece fare un tema sull’argomento. Ma le Brigate Rosse in effetti esistevano già dal 1970; questa era un’organizzazione terroristica di estrema sinistra, nata per sviluppare la lotta armata per il comunismo. Gente spietata e senza Dio che al posto del cuore avevano probabilmente la falce e il martello. Più o meno. Prima di uccidere Aldo Moro avevano collezionato una lunga serie di omicidi, gambizzazioni, ferimenti, sequestri,… Gran parte della stampa e la televisione quando doveva far sapere che era avvenuto, ad esempio, un omicidio o un sequestro da parte di questi feroci rivoluzionari, sottolineava sempre che a eseguirlo era stato il “sedicente” gruppo terroristico Brigate Rosse. «Oggi un sedicente gruppo di Brigate Rosse ha ucciso…», «ieri un sedicente gruppo di Brigate Rosse ha sequestrato, ha gambizzato, ferito…». Considerate che negli anni settanta il partito comunista era fortissimo, potentissimo e era anche molto temuto.  E rosso (come quello delle Brigate) era il colore del partito comunista. Moltissimi di quelli che scrivevano sui giornali o parlavano dalla tv, gli intellettualoni che pontificavano dai giornaloni, erano con tutte le idee spostate a sinistra e straconvinti che il marxismo era alle porte. Molta gente comune poi, aveva in tasca il Libretto rosso dei pensieri di Mao (spietato dittatore comunista della Cina di quel periodo) e il nome di Mao veniva scritto a caratteri cubitali su tanti muri. Tanto per inquadrare il periodo. E così “sedicente” oggi e “sedicente” domani, arriviamo al 1978 e al mio tema di italiano. Io avevo sempre pensato, dal contesto delle frasi che venivano dette, che “sedicente” significasse “segreto”, “terroristico” comunque qualcosa di analogo e vicino alla parola criminale. Così inizio a scrivere spiegando che un sedicente gruppo di Brigate Rosse aveva ammazzato l’onorevole… Poi mi viene il dubbio e vado a leggere sul vocabolario il significato di quel termine e, conosciutolo, lì per lì non capisco il motivo del larghissimo uso che era stato fatto in tutti quegli anni. Perché, infatti, ripetere allo sfinimento che i terroristi dicevano di sé stessi di essere delle Brigate Rosse, ma che forse si erano appropriati di titoli senza averli? Era più importante sottolineare sempre questo trascurabile particolare o invece rimarcare che erano spietati assassini foderati di un’ideologia cattiva, perché l’ideologia si vede dai frutti? La cosa mi era incomprensibile. Non capivo e dunque non ho scritto sul tema quella parola. E ora veniamo ai giorni d’oggi e al motivo di tanti ricordi e perché mi sono riaffiorati alla mente fatti avvenuti quasi quarant’anni fa. Quella parola, ”sedicente”, l’ho sentita nuovamente proprio sui giornali e in TV dove l’avevo sentita negli anni settanta. Ma oggi viene associata all’Isis, e così spiegano tutti con premura che si tratta del sedicente Stato islamico. E questo non mi lascia tranquillo.

Il Pio

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