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Pax Romana



 Trascrivo un breve testo, tratto da un libro su Pier Giorgio Frassati, di Giacinto Scaltriti, Pier Giorgio Frassati e il suo Savonarola, ed. Paoline, 1979. Importante allora ricordare il verso di Dante “onde Cristo è romano”. 

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"Nell’immediato dopoguerra 1918, nasceva in Germania un movimento internazionale degli studenti universitari cattolici. Il movimento teneva il suo primo congresso a Friburgo in Brisgovia, il 4 luglio 1921. I Tedeschi gli posero il nome di Pax Romana, esprimendo così la fede che soltanto nella Chiesa romana il mondo avrebbe trovato la tranquillità dell’ordine, ossia la pace. Quella fede romana era però fondata in una ragione assai seria, cioè nella stessa nozione di romanità. (
Tratto da: G. Scaltriti, Pier Giorgio Frassati e il suo Savonarola, ed. Paoline, 1979, pagg. 152 -163)".

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Pier Giorgio Frassati era un convinto sostenitore della Pax Romana. In effetti la pace si può ottenere solo se la si fonda sulla Chiesa Cattolica Apostolica Romana. In tempi di massima confusione, di commistione di religioni, di feroce scristianizzazione, di attacchi violenti alla Dottrina, sarebbe molto utile e consolante se anche noi andassimo dietro a questi ideali e ne facessimo un tutt'uno con la nostra vita. Ma è utile far notare come i cattolici un tempo erano solidi e non liquidi come adesso, trascinavano il mondo e non erano trascinati da esso, erano nel mondo e non del mondo, stavano attivamente e fattivamente in esso. Creavano opere, avevano un Ideale che spiegava e che gli dava forza e motivo per cambiare il mondo. Non aspettavano direttive dall'alto o i piani pastorali,  vivevano nel mondo,  vedevano, agivano. Erano cristiani autentici, come lo era Pier Giorgio Frassati. Perché non ripartire proprio dalla Pax Romana?

Il Pio 

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