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Le vie nuove

 


Per noi gente del popolo, senza grandi titoli e senza onori, "politica" significa che se abiti in una Via che porta voti alla maggioranza, prima delle elezioni te la asfaltano e forse ci mettono anche le strisce, altrimenti ti tieni le buche anche venti anni di seguito, fino a quando cioè non cambia la maggioranza. La distanza tra noi e i politici è ormai diventata incommensurabile. Noi desidereremmo che qualcuno ci protegga se passiamo in quelle Vie dove rischi una coltellata o una violenza nelle quali se ti rubano soltanto ti è andata bene, noi siamo preoccupati se chiudono le aziende e manca il lavoro, se i potenti ci vessano, se i criminali scorrazzano liberamente, desidereremmo anche  una Giustizia meno ideologizzata,... per loro, invece sono importanti i matrimoni omosessuali, la tutela del gender, le isole minori, la mininaja e il ponte sullo Stretto. La loro priorità  è litigare  screditandosi vicendevolmente e così non possono trovare il tempo per noi miserabili. E noi, consci di ciò? La politica anziché essere allontanata dalla nostra vita ci attanaglia e ci avvelena e siamo disposti persino a batterci per lei. Non è il caso di cambiare strada? O Via?

Il Pio 

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