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Confusione.



Mi hanno riferito che in una parrocchia della Lombardia, durante la messa della domenica, il sacerdote non ha detto il Credo, ma al suo posto ha aperto il libro della Parola e ognuno ci metteva sopra la mano in segno di presenza. Il gesto è bello, è simbolico, ma è un gesto, un simbolo, appunto, ma non è sicuramente quello che dispone la sacra liturgia che vale per tutta la Chiesa Cattolica, dalla Scozia all’Australia. Gesti e simboli lasciano il tempo che trovano, e soprattutto non cambiano la vita e il cuore. Comunque di liturgie stravaganti ne è pieno il mondo (io ho ricevuto la comunione da uno che era vestito da folletto). Di omelie stravaganti ne è pieno il mondo (io ho sentito un’intera omelia su Greta Thunberg e che dovevamo fare come lei). Poi anche altri sacerdoti non hanno voluto recitare il Credo a messa: uno perché non ci credeva, l’altro per rispetto (umano) di alcune persone di religione protestante. Poi i Magi che sono solo un’invenzione letteraria, pur avendo una storia dettagliata nei Vangeli. E dico basta perché tutto ciò mi intristisce tantissimo (ma la fede in Gesù mi ridà la forza per combattere la buona battaglia della fede). La nostra religione non è su un simbolo, su una parola, su un libro di racconti, ma su Gesù fatto carne, morto e risorto. Ma cos’è questo moderno vento di follia? Cos’è soprattutto questa confusione che non viene solo dai nemici della nostra fede (che ancora ce ne sono tanti) ma dagli “amici” che abbiamo dentro casa? Signori, c’è una nebbia densissima e tanti stanno tradendo. Facciamo attenzione a dove mettiamo i piedi e soprattutto l’anima.

Il Pio

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