§ 5.- Della quarta petizione.
301 D. Che cosa chiediamo nella quarta domanda: dacci oggi il nostro pane quotidiano? R. Nella quarta domanda: dacci oggi il nostro pane quotidiano, chiediamo a Dio ciò che ci è necessario ciascun giorno e per l'anima e pel corpo.
302 D. Che cosa domandiamo a Dio per l'anima nostra? R. Per l'anima nostra domandiamo a Dio il sostentamento della vita spirituale: cioè preghiamo il Signore che ci doni la sua grazia, di cui abbiamo continuamente bisogno.
303 D. Come si nutrisce la vita dell'anima nostra? R. La vita dell'anima si nutrisce specialmente col cibo della divina parola e col Santissimo Sacramento dell'altare.
304 D. Che cosa domandiamo a Dio pel nostro corpo? R. Pel nostro corpo domandiamo ciò che è necessario al sostentamento della vita temporale.
305 D. Perché diciamo: dacci oggi il nostro pane, e non piuttosto: dacci oggi il pane? R. Diciamo dacci oggi il nostro pane, e non piuttosto: dacci oggi il pane, per escludere ogni desiderio della roba d'altri; perciò preghiamo il Signore che ci aiuti nei guadagni giusti e leciti, affinché ci procuriamo il vitto con le nostre fatiche, senza furti ed inganni.
306 D. Perché diciamo: dacci il pane, e non dammi? R. Diciamo: dacci invece di dammi per rammentarci che, siccome le sostanze ci vengono da Dio, così se Egli ce ne dà in abbondanza, lo fa a questo fine che ne dispensiamo il superfluo ai poveri.
307 D. Perché aggiungiamo quotidiano? R. Aggiungiamo quotidiano, perché dobbiamo desiderare quello che ci è necessario alla vita, e non l'abbondanza dei cibi e dei beni della terra.
308 D. Che cosa significa di più la parola oggi nella quarta domanda? R. La parola oggi significa che non dobbiamo essere troppo solleciti dell'avvenire, ma domandare quello che ci è necessario al presente.
(Dal Catechismo Maggiore di San Pio X)
303 D. Come si nutrisce la vita dell'anima nostra? R. La vita dell'anima si nutrisce specialmente col cibo della divina parola e col Santissimo Sacramento dell'altare.
304 D. Che cosa domandiamo a Dio pel nostro corpo? R. Pel nostro corpo domandiamo ciò che è necessario al sostentamento della vita temporale.
305 D. Perché diciamo: dacci oggi il nostro pane, e non piuttosto: dacci oggi il pane? R. Diciamo dacci oggi il nostro pane, e non piuttosto: dacci oggi il pane, per escludere ogni desiderio della roba d'altri; perciò preghiamo il Signore che ci aiuti nei guadagni giusti e leciti, affinché ci procuriamo il vitto con le nostre fatiche, senza furti ed inganni.
306 D. Perché diciamo: dacci il pane, e non dammi? R. Diciamo: dacci invece di dammi per rammentarci che, siccome le sostanze ci vengono da Dio, così se Egli ce ne dà in abbondanza, lo fa a questo fine che ne dispensiamo il superfluo ai poveri.
307 D. Perché aggiungiamo quotidiano? R. Aggiungiamo quotidiano, perché dobbiamo desiderare quello che ci è necessario alla vita, e non l'abbondanza dei cibi e dei beni della terra.
308 D. Che cosa significa di più la parola oggi nella quarta domanda? R. La parola oggi significa che non dobbiamo essere troppo solleciti dell'avvenire, ma domandare quello che ci è necessario al presente.
(Dal Catechismo Maggiore di San Pio X)
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