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Perché ci dobbiamo sempre rimanere male?


Erano tanti anni che non andavo a votare. Per scelta e per schifo. Non me ne andava più infatti, di entrare nella cabina elettorale turandomi il naso, per tutto il tempo, mentre apponevo sulla scheda la fatidica “X”. Troppe cocenti delusioni. Troppo sfiduciato. Per me erano ormai tutti uguali identici e, contestualmente, incapaci. E poi, voto o non voto, tanto facevano quello che volevano. L’ultima volta invece ci sono riandato, per le elezioni politiche, perché davo massima fiducia a una parte e speravo che finalmente con essa qualcosa in Italia potesse cambiare. Le cose però non sono andate come nelle mie povere aspettative e, andando sempre più avanti con i mesi, la delusione anche stavolta, è cresciuta ed è sempre più forte: facevo bene a starmene a casa anche quella volta! E così sono stato costretto a constatare che anche quella parte che pensavo finalmente migliore, era uguale alle altre e fatta, purtroppo, anch'essa tutta da politici e il politico, in quanto tale, non è "umano", non vive su questa terra, non pensa al popolo, ha una logica tutta sua diametralmente opposta a quella reale: ed ora ho la certezza scientifica che loro sono tutti così (ma spero sempre di ricredermi). Certo.
 Qualcuno parla molto meglio di altri, pare che capisca davvero le esigenze del popolo,  sembra addirittura che creda a quello che dice in TV, ma l'epilogo è sempre lo stesso: un popolo triste ed illuso. E mi domando, come sempre senza risposta: «ma perché, povero popolo, dobbiamo sempre rimanerci male? Dobbiamo sempre essere ripetutamente illusi e poi disillusi?». Il beato Pier Giorgio Frassati, credeva forte nella politica, la sosteneva con la sua viva fede, passione e partecipazione; ed anche allora essa era lorda, ma qualcosa di buono riusciva ancora a fare, qualcuno bravo che ci credeva, esisteva ancora. E il guaio ora è che oltre ad avere una classe politica completamente inetta, all'ultimo piano del palazzo dove viviamo tutti, dove si vede tutto e si può fare tutto, dove pochi sono ammessi, là abitano intoccabili i Potenti del mondo che vogliono ridurci di numero, impoverirci, licenziare Dio, liquidare la famiglia (nel senso etimologico di renderla liquida), limitare le libertà e tanto peggio ancora e nessuno dei lorsignori da noi eletti e strapagati ci difende, pur dovendolo fare per Legge, limitandosi solo a litigare e a opporsi l'un l'altro come cani rabbiosi. Smettiamola di avvelenarci per la politica, di litigare, dividerci, ammazzarci per essa (stupidi che siamo!), smettiamo di puntellare tale politica. Puntelliamo invece la nostra Fede, fidiamoci di Dio e viviamo nella coscienza che solo Lui potrà salvarci sia come singoli che come Stato. Si è letto ultimamente un sondaggio per cui oggi pochissime persone vanno a messa, altri non sanno nemmeno dove stia e cosa sia la Chiesa, molti non hanno nemmeno un sacramento. Non è per caso che i fenomeni che vi ho raccontato in questo misero post, siano l'uno la causa degli altri? Meditate carissimi, meditate: parafrasando santa Caterina da Siena, se noi cattolici fossimo quello che dovremmo essere, metteremmo "a fuoco" il mondo, e allora i Potenti dovranno faticare molto per schiacciarci.

Il Pio.

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