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La festa dell'incontro non il Natale.


Per capire come stiamo messi, purtroppo basta poco: tante ne fanno e tante dicono ogni giorno. Oramai è certo, siamo destinati a essere soggetti quanto prima al Nuovo Ordine Mondiale e per noi gente normale, non sarà sicuramente una bella esperienza, dati ipotesi e presupposti. L'unico Ente che in terra ci potrebbe salvare da tutta questa disumana tragedia, che potrebbe dire qualcosa a alta voce, farsi sentire, è solo la Chiesa. Come ha sempre fatto in due millenni. Però purtroppo sono sempre di più le dichiarazioni "sacre" che fanno scandalizzare i poveri cattolici rimasti fedeli alla Tradizione e alla Dottrina, che li fanno sentire smarriti, da soli, nella nebbia... Molte ne abbiamo riportate in questo Blog. L'ultima in ordine di tempo è questa. «Il Natale? Meglio proteggere le persone per un bene più grande e poi magari faremo una festa nuova dopo il Covid, la festa dell’incontro». Non si tratta di una esternazione del Presidente Giuseppe Conte, che era liberissimo di fare. Questa dichiarazione è stata fatta da Suor Alessandra Smerilli, a “DiMartedì” (La7) il 25 novembre 2020, davanti dunque a milioni di persone. La Suora è economista e consigliera per il Consiglio di Stato Vaticano, di recente tra le protagoniste dell’evento mondiale "The economy of Francesco". In questo caso non serve nemmeno un commento. Se in terra qualcosa vacilla possiamo sempre contare sull'aiuto del Cielo.

Il Pio 

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«Ci condannano per il nostro attaccamento alla fede».

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