La dignità dei fedeli laici ci si rivela in pienezza se consideriamo la prima e fondamentale vocazione che il Padre in Gesù Cristo per mezzo dello Spirito rivolge a ciascuno di loro: la vocazione alla santità, ossia alla perfezione della carità…
Tutti nella
Chiesa, proprio perché ne sono membri, ricevono e quindi condividono la
comune vocazione alla santità. «Tutti
i fedeli sono invitati e tenuti a
tendere alla santità e alla perfezione del
proprio stato».
La vocazione dei fedeli laici alla santità comporta che la
vita secondo lo Spirito si esprima in modo peculiare nel loro inserimento
nelle realtà temporali e nella loro partecipazione alle attività
terrene... E' ancora l'apostolo ad ammonirci: «Tutto quello che fate in
parole ed opere, tutto si compia nel nome del Signore Gesù, rendendo per mezzo
di lui grazie a Dio Padre»...
«Né la cura della famiglia né gli altri impegni
secolari devono essere estranei all'orientamento spirituale della vita».
Agli
occhi illuminati dalla fede si spalanca uno scenario meraviglioso: quello di
tantissimi fedeli laici, uomini e donne, che proprio nella vita e nelle
attività d'ogni giorno, spesso inosservati o addirittura incompresi,
sconosciuti ai grandi della terra ma guardati con amore dal Padre, sono gli
operai instancabili che lavorano nella vigna del Signore, sono gli artefici
umili e grandi — certo per la potenza della grazia di Dio — della crescita del
Regno di Dio nella storia…
(Esortazione
Apostolica, Christifideles
Laici di Sua Santità Giovanni Paolo II)
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