"Carissimo,
...Ogni giorno più comprendo qual Grazia
sia esser Cattolici. Poveri disgraziati quelli che non hanno una Fede: vivere
senza una Fede, senza un patrimonio da difendere, senza sostenere in una lotta
continua la Verità
non è vivere ma è vivacchiare. Noi non
dobbiamo mai vivacchiare ma vivere perché anche attraverso ogni
disillusione dobbiamo ricordarci che siamo gli unici che possediamo la Verità , abbiamo una Fede da
sostenere, una Speranza da raggiungere, la nostra Patria. E perciò bando ad
ogni malinconia che vi può essere solo quando si perde la Fede. I dolori umani ci
toccano ma se essi sono visti sotto la luce della Religione e quindi della
rassegnazione non sono nocivi ma salutari perché purificano l’Anima delle
piccole ma inevitabili macchie di cui noi uomini per la nostra cattiva natura
spesse volte ci macchiamo. In questa Quaresima santa in alto i Cuori e sempre
avanti per il trionfo del regno di Cristo nella società.
Saluti cordiali in G.C."
Fra
Girolamo
(Da una lettera di Pier Giorgio a I.Bonini, 27 febbraio 1925)
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