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Aveva l'età mia...

Quando capita di sentire che uno sta per morire oppure ci arriva la notizia della morte di qualcuno, che dobbiamo fare (se ci concepiamo cristiani, altrimenti non dobbiamo fare proprio niente)?

Questi tipi di notizie arrivano spesso—così va il mondo, per via del peccato originale—talvolta esse vengono all'improvviso, talvolta dopo tanto tempo che uno sta male, e un cristiano non può comunque pensare alla malaugurata sorte che ha colpito il proprio conoscente, nè pensare: "aveva l'età mia" o all'ingiustizia  divina perchè l'amico nostro avrebbe dovuto vivere di più... Uno non vive in eterno e nessuno ci ha garantito che arriveremo tutti in salute fisica e mentale, oltre i cento anni (forse il demonio ce lo ha promesso, però lui promette sempre, ma non dà mai).

Ecco sul punto i consigli del Catechismo maggiore di San Pio X  


992 D. Sentendo suonare l'agonia di qualche moribondo, che cosa farete?
R. Sentendo suonare l'agonia di un moribondo, mi porterò, potendo, alla Chiesa a pregare per lui, e non potendo, raccomanderò al Signore l'anima sua, pensando che fra breve tempo avrò da trovarmi io pure in questo stato.

993 D. Sentendo il segno della morte di qualcheduno, che cosa farete?
R. Sentendo il segno della morte di qualcheduno, procurerò di dire un De profundis o un Requiem (l'Eterno riposo, ndr) per l'anima di quel defunto, e rinnoverò il pensiero della morte.

Il Pio



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