In vero, fino a cinquant’anni fa, il cristianesimo non era così, come oggi. I cristiani non erano così. Ai tempi in cui si parlava di essere anche “Soldati di Cristo”, il cristianesimo non era così. Oggi ci stanno insegnando un cristianesimo “Love And Peace”, pacifista e buonista, con forti ideali animalisti e ecologisti. Che però non è di questa terra, che è tanto zuccheroso da far cariare i denti, laddove il Vangelo parla di essere invece il sale della terra; e soprattutto che non è quello che ci ha insegnato prima Gesù morto per questo in croce, poi san Pietro e san Paolo, morti entrambi martiri, passando per sant’Antonio Abate, san Francesco Saverio, sant’Ignazio di Loyola, san Giovanni Bosco, il beato Pier Giorgio Frassati. E poi Madre Teresa di Calcutta, Padre Pio, Giovanni Paolo II… Per non parlare di Josè del Rio, quindicenne cristero messicano, torturato e ucciso da un ufficiale massone perchè non ha voluto rinnegare la fede cattolica; Rolando Rivi, seminarista quattordicenne, torturato e ucciso dai partigiani comunisti in odio alla sua fede e alla sua tonaca… Ci stanno insegnando un cristianesimo che non permette più di giudicare la vita, che non c’entra con la vita, che non dà senso alla vita. Questo però è un cristianesimo brutto e triste per cui non vale la pena spendere nemmeno un’ora di essa. Ma questo non è sicuramente quello che i santi e i martiri ci hanno tramandato fino a pochi anni fa e per cui hanno speso tutta la vita, ogni singolo istante. Gli uomini sono attratti da Ideali grandi e coinvolgenti per i quali donarsi e spendersi. Se non sono i cristiani a darglieli, li vanno a cercare altrove: anche presso il “sedicente” Stato Islamico,… come anche presso la squadra di calcio.
I nostri tempi non promettono niente di buono. E se dobbiamo davvero finire sgozzati, se non avremo la sacrosanta possibilità di difendere la nostra vita e la nostra fede, almeno moriamo da cristiani, con il crocifisso in mano e al grido di “Viva Cristo Re”.
Il Pio
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